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Il Calcare: Che Cos’è E Come Si Può Rimuovere Dai Rubinetti Di Casa

Il calcare: che cos’è e come si può rimuovere dai rubinetti di casa

Tutti noi, quando facciamo le pulizie in casa, abbiamo dei momenti che affrontiamo particolarmente poco volentieri. Per molti, ciò coincide con la pulizia dei sanitari o del lavello nella cucina: già, proprio quando ci armiamo di spugna e cerchiamo di pulire quelle fastidiose chiazze giallastre… tanto brutte esteticamente quanto difficili da rimuovere senza abbondanti dosi di olio di gomito e prodotti appositi.

Avrete già capito che stiamo parlando del calcare, ma che cos’è di preciso e per quali ragioni si formano queste incrostazioni? E soprattutto, come possiamo pulirle al meglio o addirittura evitare che si formino, risparmiandoci così un sacco di tempo, fatica e denaro? In questo articolo cercheremo di scoprirlo insieme, avventurandoci in un altro argomento caro a chiunque sia interessato al mondo del trattamento dell’acqua.

Che cos’è il calcare e perchè si forma

Il calcio e il magnesio sono due elementi chimici fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo. Il primo, infatti, è importantissimo per la salute e la resistenza delle ossa; il secondo invece aiuta a regolare le trasmissioni dei nostri impulsi nervosi e ha un ruolo decisivo nel controllare la contrazione delle cellule e il battito cardiaco. Insomma, non possiamo davvero farne a meno ed è per questo che all’interno dell’acqua che beviamo e dei cibi che mangiamo se ne trovano sempre quantità importanti.

Tuttavia, quando queste sostanze sono contenute in eccesso, si legano ai bicarbonati presenti nell’acqua e una volta asciutti si depositano sulle superfici sotto forma di calcare. Il cosiddetto “carbonato di calcio” (la cui formula chimica è CaCO3) è una roccia sedimentaria che si presenta in natura come una sorta di solido dal colore bianco/giallastro. Si tratta di un minerale del tutto innocuo, ma – oltre a formare antiestetiche incrostazioni nelle nostre cucine – può addirittura depositarsi nelle tubature, portando non pochi problemi.

Ma non solo: sedimenti calcarei importanti, se non rimossi puntualmente, possono compromettere interi impianti industriali; è facile dunque immaginare cosa riescano a causare queste incrostazioni nei nostri elettrodomestici, dalla lavastoviglie alla macchina per il caffè. In presenza di eventuale materia ferrosa, poi, le particelle di ruggine potrebbero inglobarsi nel calcare, creando depositi irregolari di colore rossastro che diventano terreno ideale per la proliferazione di microbi e batteri potenzialmente dannosi.

Come rimuovere il calcare: i metodi più efficaci

Ai problemi che abbiamo poc’anzi elencato si aggiungono tutta una serie di ulteriori seccature: le tubature incrostate potrebbero subire infatti una perdita di pressione, se non addirittura rompersi causando sprechi ingenti. Si potrebbe addirittura perdere energia nei circuiti dell’acqua calda, provocando un aumento dei costi di riscaldamento che andrebbero a incidere direttamente in bolletta. Insomma, il calcare non è solo un problema relativo alle fastidiose chiazze… ma nasconde numerose altre insidie!

Prima ancora di rimuoverlo, dunque, è importante prevenirne la formazione: per quanto riguarda i lavelli, i sanitari e le parti “a vista” sono normalmente sufficienti poche semplici azioni di pulizia quotidiane. Asciugare bene le varie superfici e impedire che dell’acqua resti a contatto con le stesse, ad esempio, può già essere di grande aiuto; nel caso siano già iniziate le formazioni di sedimento, invece, sarà necessario utilizzare dei prodotti specifici che possiamo realizzare in casa o – più semplicemente – comprare al supermercato.

I più famosi “rimedi della nonna” per rimuovere il calcare, ad esempio, sono il limone o l’aceto bianco uniti a un po’ di acqua tiepida e bicarbonato: sarà sufficiente strofinare con forza la soluzione ottenuta con una spugna sulla superficie dei rubinetti incrostati e lasciare agire il tutto. Ancor più semplicemente, invece, si possono trovare in commercio diversi efficaci spray anticalcare, i quali una volta applicati formano una sorta di pellicola che impedisce per un certo periodo il formarsi delle incrostazioni.

Evitare la formazione di calcare grazie ai depuratori

Il modo migliore per evitare la formazione di calcare sui rubinetti di casa nostra, in ogni caso, rimane uno solo: assicurarsi che l’acqua che viene erogata sia meno “dura” possibile! Se non sapete cosa significa, non temete: sul tema della durezza – e su cosa si intenda, nello specifico, per acqua “dolce” – abbiamo già scritto in abbondanza sulle pagine di questo blog. E la soluzione che vi consigliamo di adottare, anche in questo caso, è l’installazione di un “addolcitore”… un dispositivo tanto utile semplice da installare.

Vuoi saperne di più sulla definizione di “durezza” dell’acqua?
Leggi qui l’articolo di approfondimento che abbiamo scritto per te

Ecoline ha in catalogo diversi addolcitori a scambio ionico e potete consultare i vari modelli disponibili accedendo all’apposita sezione del sito (la trovate qua). Questi impianti operano grazie a delle particolari “resine cationiche”, dei polimeri insolubili che trattengono quei sali di calcio e magnesio che vanno poi a causare la formazione del calcare; in breve, “addolciscono” l’acqua di rete limitando i minerali in essa contenuta senza però alterarne le qualità nutritive e organolettiche.

Ma non è tutto qui: installando uno degli addolcitori Ecoline è possibile ottenere un risparmio non indifferente sui costi energetici. Parliamo infatti di un taglio che può arrivare fino al 25%, senza considerare gli eventuali costi delle manutenzioni e delle riparazioni per gli elettrodomestici compromessi dal calcare. Non male, vero? Se abbiamo destato il vostro interesse, non esitate a contattarci: vi sarà sufficiente compilare il modulo in fondo a questa stessa pagina per ricevere, dai nostri tecnici, tutti i dettagli del caso.

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