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Recuperare L’acqua Di Scarto Dell’osmosi Inversa: Guida Completa

Recuperare l’acqua di scarto dell’osmosi inversa: guida completa

Nel mondo cosiddetto “occidentale” e civilizzato tendiamo davvero troppo spesso a dare per scontato l’accesso a una fonte d’acqua potabile, senza renderci conto che siamo davvero fortunati ad avere un tale privilegio. Ma non è mai troppo tardi per prenderne coscienza e decidersi ad agire, impegnandoci nel prendere qualche piccolo accorgimento e limitando gli sprechi… anche quelli derivati dai nostri depuratori domestici.

Già: avete mai pensato a quanta acqua sprechiamo ogni giorno? Noi di Ecoline siamo molto sensibili al tema dell’ambiente, ed è per questo che nelle righe a venire cercheremo di fare chiarezza sugli scarti procurati dagli impianti di depurazione a osmosi inversa. Ma non solo: vi daremo anche qualche prezioso consiglio per rendere comunque utile l’acqua di scarto, utilizzandola per degli scopi ai quali magari non avevate ancora pensato!

Quanta acqua spreca un impianto a osmosi inversa?

Si, è inutile nascondersi dietro a un dito, anche perchè chiunque può informarsi senza grossi sforzi con una semplice ricerca sul web: la depurazione tramite osmosi inversa, vero fiore all’occhiello di Ecoline, consuma un certo quantitativo d’acqua che definiremo “di scarto”. È altrettanto certo, però, che la verità non è così impietosa come molti detrattori dell’osmosi inversa continuano a sostenere: il consumo è esiguo e ci sono diversi modi per limitarlo, anche riutilizzando l’acqua scartata per altri scopi.

In realtà è una questione piuttosto logica: quando si parla di “filtraggio” – nel caso dell’osmosi inversa, ciò avviene attraverso una cosiddetta “membrana osmotica” – risulta evidente che la soluzione in uscita (cioè l’acqua adeguatamente depurata) non possa misurarsi nella stessa quantità di quella in entrata (ovvero l’acqua di rete). Dopotutto lo scopo di un depuratore è proprio quello di filtrare ed eliminare dalla nostra acqua determinate sostanze – come il cloro o eventuali residui ferrosi – che la contaminano.

Detto ciò, sottolineiamo che ogni depuratore ha le sue caratteristiche; tuttavia in linea di massima potremmo dire che per ogni litro d’acqua depurata ne otteniamo due di scarto. I depuratori Ecoline invece, grazie alla tecnologia esclusiva Energy 2.1, sono  all’avanguardia rispetto agli impianti tradizionali: in questo caso il rapporto è di 0,5 litri scartati per ogni litro prodotto!

Ci sono comunque diversi metodi per limitare i consumi, ad esempio aumentando la pressione del circuito; tuttavia, crediamo sia cosa più saggia limitarsi a utilizzare i depuratori solo in cucina, per bere e preparare da mangiare… evitando di abusarne e sfruttando l’acqua di scarto per altre mansioni. Quali? Ne parliamo fra poche righe.

Come utilizzare l’acqua di scarto dell’osmosi inversa

Immaginiamo dunque di avere un depuratore a osmosi inversa in casa e di ritrovarci con diversi litri di acqua di scarto. Ebbene, considerato che lo scopo del filtraggio è quello di eliminare le impurità e i minerali nocivi dall’acqua di rete, quei liquidi saranno del tutto inadatti al consumo umano: non si potrà dunque bere né tantomeno utilizzarla per lavarsi. Tuttavia, molte altre cose possono essere fatte… ad esempio:

Lavare l’automobile

Secondo le stime, in media per lavare un’automobile si consumano dai 14 (utilizzando un secchio e una spugna) ai 75 (utilizzando il classico tubo di gomma collegato a una fonte) litri d’acqua. Non è poco, se si considera che in alcune zone del mondo l’acqua non arriva neppure! Se abbiamo un depuratore, possiamo sfruttare lo scarto proprio per compiere questa operazione, considerando che un’acqua con dei solidi totali disciolti intorno ai 1200/1500 mg/l può essere tranquillamente utilizzata senza rischi per la carrozzeria.

Innaffiare il giardino

Se avete uno spazio verde in casa o se amate curare le vostre piante in vaso, l’acqua di scarto può tornare utile anche per questo. Sarà sufficiente provare ad utilizzarla per qualche settimana e verificarne l’effetto sulle piante: ogni vegetale reagisce in maniera differente, per cui è sempre d’uopo fare attenzione. Un’acqua di scarto con dei solidi totali disciolti fino ai 2100 mg/l è considerata del tutto sicura; tuttavia, dare un’occhiata alla quantità di sodio in essa presente è importante, considerato che deve essere almeno al 60%.

Pulire i pavimenti

La cosa più logica da fare con l’acqua di scarto dell’osmosi inversa è senza dubbio questa, non solo perchè con dei solidi disciolti inferiori ai 2000 mg/l non ci sono rischi che restino degli aloni (dovuti a delle particelle di sale, ad esempio)… ma anche perchè sfruttarla per questo scopo ci permette di risparmiare letteralmente centinaia di litri d’acqua all’anno. Se vi accorgete che tale pratica lascia delle macchie sul pavimento, vi sarà sufficiente diluire l’acqua di scarto con una piccola parte di quella di rubinetto.

Pulizia e risciacquo dei sanitari

Sono in pochi a pensarci, ma ogni volta che facciamo i nostri bisogni e tiriamo l’acqua del nostro WC, finiamo per consumare dai 5 ai 7 litri d’acqua potabile. Con un po’ di pazienza, si può riciclare l’acqua di scarto dell’osmosi inversa proprio per sopperire a questo inutile spreco. Inoltre, ovviamente, possiamo usarla anche per lavare i sanitari in sé, controllando che non si verifichino dei danni alle porcellane: molto difficile che ciò accada, in ogni caso, se non con acque con solidi disciolti superiori ai 2000 mg/l.

Come risparmiare l’acqua nella vita di tutti i giorni

Ma non è solo l’acqua di scarto dell’osmosi inversa che dobbiamo cercare di risparmiare: nella vita di tutti i giorni ci sono un’infinità di situazioni che, se sottovalutate, sono in grado di farci sprecare liquidi preziosi. Pensate ad esempio a quando ci laviamo i denti lasciando scorrere l’acqua: ogni minuto che passa se ne possono perdere fra gli 8 e i 10 litri! Anche le perdite, come quelle derivanti da un rubinetto che gocciola, sono in grado di farci sprecare addirittura 4.000 litri di acqua in un anno.

Anche una gestione maggiormente oculata di lavatrici e lavastoviglie può darci una grande mano: usando questi elettrodomestici a pieno carico possiamo evitare di sprecare molti litri d’acqua e al contempo risparmiare sull’energia elettrica. Insomma, come avrete capito, ogni cosa può essere foriera di sperperi… ma con un po’ di attenzione, intelligenza e sensibilità è anche possibile trasformare questi sprechi in qualcosa di utile sia a noi stessi che all’ambiente: seguite il nostro blog per avere numerosi altri consigli!

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