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L’acqua Addolcita Con Il Sale Ha Delle Controindicazioni?

L’acqua addolcita con il sale ha delle controindicazioni?

Nonostante i depuratori d’acqua siano sempre più presenti nelle case degli italiani, sono ancora tante le persone che hanno dei dubbi a riguardo e che preferiscono continuare a bere l’acqua acquistata nel supermercato. Non a caso l’Italia è uno dei paesi europei che consuma più acqua in bottiglia in assoluto: basti pensare che ogni anno nel nostro paese vengono messe in commercio oltre dieci miliardi di bottiglie di plastica PET.

Numeri che fanno girare la testa e che assumono un significato ancora più impressionante se si pensa che oltre la metà di queste bottiglie viene poi dispersa nell’ambiente, creando danni irreparabili. Per questo bere l’acqua dei nostri rubinetti, soprattutto se depurata e addolcita, è la scelta migliore da fare per tutti.  Per tutti coloro che ancora storcono il naso pensando che l’acqua in bottiglia sia più sana, invece, abbiamo scritto questo articolo!

Cosa si intende per “acqua addolcita”? Se non lo sapete e siete curiosi,
potete scoprirlo leggendo questa guida.

Perchè si addolcisce l’acqua con il sale

Sì, lo sappiamo: pensare di “addolcire” l’acqua con il sale sembra un paradosso bello e buono. Se non avete ancora letto l’articolo sull’acqua addolcita che vi abbiamo segnalato poche righe fa, comunque, ve lo riassumiamo in breve: per “addolcimento” non intendiamo l’aggiunta di zucchero nell’acqua, bensì un processo di eliminazione di quei sali minerali che poi vanno a formare quelle tipiche incrostazioni calcaree bianche o giallastre (le stesse che poi troviamo accumulate sulla superficie dei nostri rubinetti e delle stoviglie).

Gli addolcitori di Ecoline ci permettono di evitare tutti i problemi relativi a queste fastidiose formazioni calcaree, che oltre a costringerci in dispendiose operazioni di pulizia (sia in termini di tempo che di denaro speso in prodotti appositi) rendono meno efficienti le nostre caldaie dal punto di vista energetico e – a lungo termine – finiscono per ostruire le tubature. Si tratta di dispositivi semplici da installare e funzionano grazie all’azione del sale, il quale permette a delle cosiddette “resine cationiche” di trattenere le particelle che causano la formazione di calcare.

Proprio per questo la principale manutenzione di un addolcitore risiede unicamente nel ricaricare all’occorrenza il serbatoio del cloruro di sodio. Si tratta in buona sostanza dello stesso sale che usiamo nelle nostre cucine; nei supermercati ne troviamo di diverse marche e tipologie, ma il più idoneo è probabilmente quello in formato pastiglia. Ogni addolcitore ha le sue caratteristiche e nel caso abbiate intenzione di installarne uno, saranno i tecnici stessi a spiegarvi nel dettaglio quale sale acquistare per effettuare le ricariche.

Gli effetti dell’acqua addolcita

Ma veniamo al punto focale di questo articolo: in molti preferiscono affidarsi alla minerale in bottiglia perchè temono che l’acqua dei loro rubinetti sia in qualche modo inadatta al consumo umano (un’idea del tutto errata e priva di fondamenta mediche, soprattutto se si considera che l’acqua della rete idrica italiana è fra le più sicure e controllate d’Europa). Altri ancora, invece, sono convinti che siano i depuratori e gli addolcitori ad alterare l’acqua e a renderla meno salubre, spesso proprio a causa dei sali utilizzati per eliminare il calcare.

Come sempre, però, certe posizioni necessitano di competenze specifiche e nella maggior parte dei casi si tende a parlare solo per “sentito dire”. Per questo ci teniamo a fare qualche precisazione: l’acqua addolcita – e dunque con ridotte quantità di calcio e magnesio – può rappresentare un problema solo per coloro che seguono una dieta povera di sodio come gli ipertesi e le persone più anziane. In tal caso è sufficiente consultare un medico e chiedere ai tecnici, durante l’installazione del dispositivo, di impostare l’addolcitore al fine di trattare l’acqua in base alle nostre necessità.

Già, perchè le moderne tecnologie di addolcimento dell’acqua permettono non solo di regolare la quantità di sali minerali da filtrare attraverso le resine, ma anche – se lo si desidera – di installare una seconda linea ai nostri rubinetti: così facendo solo una delle due erogherà l’acqua addolcita e/o purificata (tramite il processo di osmosi inversa). Ad ogni modo l’acqua addolcita è conforme a tutti i parametri che regolano la potabilità dell’acqua e non presenta nessuna controindicazione per il consumo umano.

I vantaggi dell’installare un addolcitore

Appurato che non vi è alcuna controindicazione nel bere dell’acqua addolcita – se non in rari casi specifici, come abbiamo visto – possiamo tranquillamente affermare che i punti di forza di un addolcitore superano di gran lunga i suoi svantaggi… anche dal punto di vista ecologico, considerato che ci permette di evitare l’acquisto dell’acqua in bottiglia. L’acqua priva di calcare, inoltre, apporta diversi benefici anche per quanto riguarda la pulizia personale: lavandosi con essa i pori della pelle si ostruiscono di meno e i capelli risultano più morbidi e brillanti.

Sorge dunque spontanea una domanda: a chi rivolgersi per valutare l’acquisto e l’installazione di un addolcitore? Non temete, siete nel posto giusto. Ecoline è da  vent’anni azienda leader nel campo del trattamento dell’acqua e nel suo catalogo di impianti domestici trovano spazio due addolcitori a scambio ionico (il cui funzionamento viene spiegato dettagliatamente in questo articolo) e un condizionatore magnetico: sistemi efficaci ed economici, che non richiedono particolari manutenzioni oltre alla già citata ricarica del sale.

Il nostro modello CAV 20, ad esempio, è stato progettato appositamente per essere installato con facilità ed è l’ideale per gli appartamenti e le ville; il suo cabinato volumetrico consente la rigenerazione delle resine in base ai consumi effettivi, evitando così di sprecare inutilmente il sale. Il CAV 10, invece, è un impianto ancora più compatto, perfetto per gli spazi più ridotti. A questo indirizzo potrete consultare i dettagli tecnici; nel caso abbiate ulteriori domande, non esitate a contattarci utilizzando l’apposito modulo: lo trovate in fondo a questa stessa pagina.

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