La membrana per l’osmosi inversa: utilizzo e caratteristiche
I depuratori a osmosi inversa non sono più un oggetto misterioso né un’esotica novità dedicata a pochi eletti: sia nel campo degli esercizi pubblici che nelle case dei privati cittadini, questa tecnologia ha ormai preso definitivamente piede e si è affermata come una delle metodologie di depurazione dell’acqua più sicure e affidabili. Ma come funzionano questi dispositivi e quali sono i suoi principali componenti?
Una risposta più generica a questa domanda la potete trovare in questo approfondimento che abbiamo scritto per voi. Un altro tipo di risposta più specifica, invece, la potrete trovare continuando a leggere questo stesso articolo: nelle righe a venire parleremo infatti della membrana osmotica, e del corretto funzionamento di un impianto a osmosi inversa.
Che cos’è una membrana osmotica
La membrana osmotica rappresenta senza dubbio il cuore di un impianto a osmosi inversa e comprendere la sua importanza è la prima cosa da fare nel caso stiate valutando l’installazione di uno di questi dispositivi. L’osmosi inversa è un processo fisico del tutto spontaneo durante il quale la concentrazione di un fluido varia in seguito al passaggio attraverso una membrana semipermeabile: in poche parole, l’acqua viene spinta attraverso un filtro che provvederà a trattenere sostanze come il calcare e i nitrati.
Il filtro in questione è composto proprio dalla membrana osmotica: essa ha le sembianze di un cilindro ed è composta da una serie di pellicole avvolte l’una sull’altra. Queste pellicole sono a loro volta costituite da uno strato di acetato di cellulosa e da un altro strato di poliammide: grazie alle dimensioni incredibilmente ridotte dei pori che si trovano su queste pellicole (le quali misurano appena 0.0001 micron), dall’acqua che le attraversa vengono scartati tutti i residui, lasciando defluire unicamente il liquido depurato.
Come funziona una membrana osmotica
L’efficacia delle funzioni di filtraggio di una membrana osmotica viene certificata da numerosi test di laboratorio, svolti a condizioni ben precise. Mediamente un depuratore ad osmosi inversa riesce a ridurre del 98% la presenza di calcio nella nostra acqua di rete; diminuiscono anche i solfati del 99% e i nitrati, in base al pH, in una quantità stimata tra l’85 ed il 95%. Virus e batteri, invece, vengono completamente debellati al 100%.
Esistono tuttavia diverse tipologie di membrana, che variano sulla base della quantità di liquido da produrre: tale capacità viene calcolata in GPD (gallons per day, ovvero “galloni al giorno”). Una membrana da 100 GPD, ad esempio, se correttamente mantenuta sarà in grado di depurare 380 litri d’acqua. Il suo funzionamento viene coadiuvato da pre-filtri ai carboni attivi, in grado di trattenere i residui più grossi e di evitare così che la membrana si danneggi: di tutto ciò abbiamo parlato più a fondo in questo articolo.
Membrane osmotiche fai da te: è possibile?
Diverse persone con l’hobby del “fai da te” cercano di arrangiarsi in maniera autonoma, tentando di costruire in maniera totalmente casalinga dei sistemi di depurazione dotati di pre-filtri ai carboni attivi (e ovviamente di membrana osmotica): noi di Ecoline sconsigliamo fortemente queste pratiche e consigliamo a chiunque sia interessato all’argomento di contattarci tramite il modulo in fondo a questa pagina.
Mani non esperte, infatti, potrebbero finire per peggiorare la qualità dell’acqua della propria rete idrica anziché migliorarla: un filtro installato in maniera errata o con delle caratteristiche inadeguate, ad esempio, potrebbe risultare nella produzione di acqua non idonea al consumo umano e finirebbe per sortire gli effetti opposti a quelli desiderati. Rinnoviamo pertanto l’invito ad affidarsi a degli esperti e a non correre rischi inutili!
Quanto dura e quando va cambiata la membrana osmotica?
Come ogni componente delicata, anche le membrane dei depuratori a osmosi inversa necessitano di un costante controllo e di un’eventuale sostituzione per evitare che l’usura dei materiali possa rendere vano l’uso del depuratore. Con una manutenzione regolare è tuttavia possibile allungare la vita di una membrana osmotica.
Per un utilizzo domestico, in media, la durata di una membrana osmotica si può stimare intorno ai tre o quattro anni; con una manutenzione costante è comunque possibile allungarne la vita. E se volete installare un depuratore Ecoline nella vostra abitazione, non temete: i nostri tecnici vi informeranno su tutte le eventuali operazioni da compiere per evitare di compromettere l’impianto.