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L’osmosi Inversa è Pericolosa? Le Opinioni Mediche Sul Tema

L’osmosi inversa è pericolosa? Le opinioni mediche sul tema

Molte delle tecnologie che hanno permesso all’uomo di evolversi così velocemente nel corso degli ultimi secoli derivano dall’insegnamento di madre natura. Il processo di depurazione dell’acqua tramite l’osmosi inversa è solo uno dei tanti esempi che possiamo elencare per dimostrare la validità di questa tesi… e non a caso sono sempre più le aziende e i privati che adottano depuratori ad osmosi inversa, diventati ormai un vero e proprio standard.

Tuttavia, la diffusione di questa tecnologia ha portato con sé – come è giusto che sia – una serie di interrogativi che hanno messo in moto il mondo accademico: l’osmosi inversa, così popolare, può rappresentare un problema per la salute dell’uomo? I numerosi studi effettuati sul merito ci confermano che non lo è, ma su un tema del genere l’approfondimento è doveroso… ed è proprio ciò che faremo nelle righe a venire.

Non hai mai sentito parlare dei depuratori a osmosi inversa e vuoi saperne di più?
Leggi qui la guida completa che abbiamo scritto sull’argomento!

L’osmosi inversa fa male: le tesi dei detrattori

Prima ancora di approfondire il tema della pericolosità dell’osmosi inversa, andiamo a vedere qual è la principale teoria di chi la demonizza: in buona sostanza, gli oppositori di questa metodologia di depurazione affermano che l’acqua, così filtrata, finisca per perdere tutti quei sali minerali dei quali il nostro organismo ha bisogno per funzionare correttamente. Il calcio dunque, ma anche il fosforo, il sodio e il magnesio.

Un altro cavallo di battaglia che si sente spesso recitare da coloro che si oppongono a questa tecnologia – magari banalmente perchè sono interessati al commercio e alla vendita dell’acqua oligominerale in bottiglia – risiede nel vecchio adagio, sempre valido, che considera l’osmosi inversa come un “trattamento chimico”. Posto che non significa assolutamente nulla, la realtà è tutt’altra: il processo infatti, è di natura meccanica.

Queste teorie, però, sono basate su degli assunti errati e chi le promuove non può che farlo per ignoranza o – ancora peggio – in pura malafede. Per quanto la scienza non sia un dogma al quale credere ciecamente (anzi, sappiamo bene quanto siano importanti la ricerca e il costante confronto), la fisica e la chimica ci offrono dati a sufficienza per poter affermare che l’osmosi inversa sia un processo del tutto salutare e privo di effetti negativi sull’acqua.

Andiamo dunque ad analizzare i due punti sopracitati e cerchiamo di capire quanto vi sia di vero e quanto, invece, sia solo frutto di mancanza di conoscenze tecniche e scientifiche

L’acqua filtrata viene “trattata chimicamente”?

Partiamo dal secondo punto che abbiamo citato, ovvero la presunta natura “chimica” dell’acqua filtrata tramite l’osmosi inversa. Le virgolette sono obbligatorie, considerato che l’acqua in sé è proprio un elemento “chimico” di suo (“H₂O” per l’appunto)… ma anche volendo parlare di “trattamento chimico” la definizione sarebbe completamente fuori strada: già, perchè l’osmosi inversa è un processo del tutto meccanico.

Per essere filtrata, infatti, l’acqua deve essere spinta da una forte pressione attraverso un apposito filtro – la cosiddetta “membrana osmotica” – dotato di piccolissimi fori dal diametro di 0,001 micron. Così facendo il filtro lascia passare solo le molecole di H₂O, oltre a un esiguo quantitativo di sali minerali. Tutto il sedimento rimanente invece rimane catturato dalla membrana, compreso il cloro, i batteri ed eventuali metalli pesanti.

Risulta dunque evidente come non vi sia alcun passaggio, nel processo dell’osmosi inversa, che contempli un trattamento con delle fantomatiche “sostanze chimiche”… anzi, tutt’altro! L’acqua viene elaborata con un procedimento del tutto naturale e privo di qualsiasi aggiunta. Le uniche sostanze chimiche, in definitiva, sono quelle che vengono filtrate: fra queste possiamo trovare nitriti, nitrati e altri elementi potenzialmente nocivi.

L’osmosi inversa rende l’acqua priva di sali minerali?

Spesso i detrattori dell’osmosi inversa, per convenienza o ignoranza, paragonano l’acqua filtrata a quella distillata – o “demineralizzata” –  che viene utilizzata in ambito domestico per riempire il ferro da stiro. Inutile sottolineare che si tratta di un’inesattezza bella e buona: l’acqua demineralizzata, infatti (indicata con la formula DH₂O) si ottiene tramite un processo di distillazione che ne elimina del tutto le componenti solide.

Per questo bere l’acqua distillata “del ferro da stiro” è altamente sconsigliato, soprattutto per ciò che potrebbe accadere all’organismo nel lungo periodo. Essendo priva di sali minerali, berla con regolarità potrebbe esporre il nostro corpo a diverse patologie e scompensi: disturbi coronarici e cardiaci, osteoporosi, ipotiroidismo e quant’altro. E l’acqua filtrata tramite l’osmosi inversa è tutt’altro che poco salutare!

Il residuo fisso – ovvero la quantità di sali minerali contenuti in un litro d’acqua, come abbiamo già specificato in questo articolonon deve essere mai pari a zero, come nell’acqua distillata. Per questo nei depuratori Ecoline è possibile regolarlo con il sistema Energy 2.1, che provvede – grazie a frammenti di rocce dolomitiche – a rendere l’acqua molto simile a quella che sgorga dalle montagne più alte.

Non a caso sono molti i medici che consigliano di bere acqua filtrata e prodotta dai depuratori a osmosi inversa; lo dice lo stesso Ministero della Salute, motivo per cui anche diversi ospedali ospitano questa tecnologia. Chi soffre di osteoporosi o artrite, in ogni caso, dovrebbe prima consultare un esperto e farsi consigliare il giusto settaggio di depurazione per evitare qualsiasi tipo di controindicazione e tarare il proprio filtro.

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